venerdì, 26 Aprile 2024
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Storie dal Perinei: il racconto di Nicola

In questa puntata l'appello di un papà

La nuova rubrica settimanale IlTag.it con i racconti e le testimonianze dirette.

Torniamo sul tema liste d’attesa per le parecchie segnalazioni giunte in redazione.

La testimonianza di oggi è quella di Nicola, un padre che aspetta da un anno la telefonata di ricovero per il figlio.

Ecco il racconto di Nicola.

“Cari amici del Tag, vi ringrazio in anticipo se vorrete dare voce alla mia testimonianza.

Ho letto in altre puntate della rubrica di gente che si lamenta per le liste d’attesa. Io posso affermare che questa è davvero una piaga sociale che porta all’esasperazione. Vorrei capire come noi comuni mortali possiamo trovare una soluzione al problema della sanità.

Penso che non sia una problematica che riguardi solo l’ospedale Perinei, ma qui è davvero amplificata. Mio figlio di 8 anni aspetta da almeno un anno la chiamata di ricovero per un’operazione importante alle vie respiratorie. Ha apnee notturne e, io e mia moglie, siamo costantemente preoccupati per lui. Anche perchè la situazione peggiora. Non vi nego che noi genitori faremmo di tutto per vedere nostro figlio in salute ma ci sentiamo impotenti. Stiamo capendo come poter accelerare il ricovero, magari rivolgendoci ad altre strutture pubbliche in altre regioni. Stiamo già guardando negli ospedali del nord Italia e l’ultima spiaggia sarà una struttura privata.

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Penso che questa della sanità debba essere una priorità di ogni scelta amministrativa di governo ma così non è. I pazienti sono lasciati a sé stessi e non possono far altro che aspettare e aspettare a lungo, con il rischio di complicanze o quando è ormai troppo tardi.

Quando si tratta di bambini la situazione è davvero triste ve l’assicuro. Non colpevolizzo chi lavora in ospedale ma vorrei tanto che il mio appello e la mia voce arrivasse a chi gestisce le liste d’attesa e i soldi, anche di noi contribuenti e pazienti, che vengono investiti nella sanità pubblica.

Troppe poche unità sanitarie per tante richieste di gente che sta male. E’ assurdo dichiararci un paese all’avanguardia se manca il diritto principale di ogni persona ad essere curata”.

APPUNTAMENTO ALLA PROSSIMA PUNTATA PER UN ALTRO RACCONTO!

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SE ANCHE TU HAI UNA STORIA DA RACCONTARE* e vuoi condividerla, SCRIVICI A redazione@iltag.it

*le testimonianze resteranno anonime

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