venerdì, 26 Aprile 2024
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Parco dell’Alta Murgia, bilancio di fine anno positivo

I sapori murgiani protagonisti del calendario 2023 del Parco dell’Alta Murgia Paesaggi enogastronomici, per celebrare i gioielli della tavola e l’unione magica tra storia, natura e cultura da cui hanno origine. Dodici mesi che raccontano e divulgano le tipicità del territorio, i presidi Slow Food e i prodotti riconosciuti con i marchi DOP, IGP, De.Co. e DOCG. Un elogio al gusto che è amore per la terra e che esalta rinomate eccellenze: la burrata di Andria, il pane e la lenticchia di Altamura, il pallone di Gravina, la cima di rapa di Minervino, la cultivar coratina, il fungo cardoncello, il cardo selvatico spinoso, la salsiccia a punta di coltello di Spinazzola, il cece nero e rosso di Cassano, il pecorino canestrato di Minervino, la mandorla di Toritto, i vini Bombino Nero, Nero di Troia e Verdeca e i dolci tradizionali come il mandorlaccio, il PanCataldo, il panetto e i tenerelli.

L’annuale calendario dell’Ente Parco dell’Alta Murgia è stato presentato nella sala conferenze dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia, dall’assessore regionale all’Ambiente e Aree Protette, Anna Grazia Maraschio, dall’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, dal presidente del Parco dell’Alta Murgia,  Francesco Tarantini,  e dalcomandante del Reparto Carabinieri Parco, Giuliano Palomba.

Il Parco dell’Alta Murgia è al lavoro per contrastare gli atti di inciviltà che ne offuscano le ricchezze. Oltre al calendario, è stata presentata la nuova campagna contro l’abbandono dei rifiuti che si innesta nel più ampio progetto “Alta Murgia Waste Free”. Inverti la rotta. Rispetta la Murgia! è lo slogan che l’accompagna, declinata su più mezzi tra web e social, uno spot tv con un testimonial d’eccezione e affissioni nei territori dei tredici comuni del Parco, i cui soggetti sono i luoghi del cuore dell’Alta Murgia: Pulo di Altamura (Altamura), Castello del Garagnone (Poggiorsini), Jazzo Pantano (Gravina in Puglia), Chiesetta neviera di San Magno (Gravina), Miniere di Bauxite (Spinazzola), Pulicchio di Toritto (Toritto), Jazzo del Demonio (Ruvo di Puglia), Bosco di Acquatetta (Minervino Murge), Castel del Monte (Andria), le Quite (Santeramo in Colle), Foresta Mercadante (Cassano delle Murge), Bosco di Monte Cucco (Grumo Appula) e Jazzo Pietre Tagliate (Bitonto). Un luogo rappresentativo di ogni comune: tesori geologici, naturalistici e architettonici resi spesso discarica da incivili che vi abbandono rifiuti di ogni genere, dai più piccoli mozziconi di sigaretta ai più ingombranti divani, materassi e pneumatici fuori uso. Il progetto comprende inoltre una app per segnalare i rifiuti abbandonati attraverso il proprio smartphone, inviando segnalazioni georeferenziate che potranno riguardare anche focolai di incendio, attività di bracconaggio e atti di vandalismo.

“Per fare tutela e valorizzazione c’è bisogno di un contesto sano, pulito, non inquinato – ha ricordato l’assessore Donato Pentassuglia, presentando i risultati della campagna contro l’abbandono dei rifiuti attuata nel del Parco dell’Alta Murgia e il calendario 2023 “Paesaggi enogastronomici”  -. Sta all’azione quotidiana di ognuno di noi preservare il Creato, che dobbiamo lasciare a chi verrà dopo di noi. Il calendario mette in evidenza una serie di prodotti di qualità della zona del Parco dell’Alta Murgia, che fanno parte della Dieta Mediterranea. La tutela ambientale e del paesaggio è per noi fondamentale per coniugare la promozione dei nostri territori. Con il Parco dell’Alta Murgia continueremo anche a collaborare sul fronte dei cinghiali, che triplicano la loro popolazione ogni anno e che mettono in difficoltà la vita dei nostri boschi. Mentre parliamo di ripiantumazione e rivegetazione rischiamo di perdere i nostri boschi. Con tutte le forme previste dalla legge, compresa la filiera corta delle carni, cercheremo delle soluzioni: è un tema che metteremo a disposizione degli imprenditori, per dare risposte serie e sane”.

Per l’assessora regionale all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio, “il Parco dell’Alta Murgia è un biglietto da visita straordinario della Puglia agli occhi del mondo. Sono felice che sia stato posto anche il tema dell’abbandono dei rifiuti all’interno di una specifica campagna di sensibilizzazione. È un tema importante che ho particolarmente a cuore, perché è uno dei problemi che maggiormente assilla la nostra terra. Uno sfregio al nostro territorio e alla nostra popolazione, un’attività che danneggia non solo l’ambiente ma anche la salute. Come Regione Puglia e col mio Assessorato stiamo orientando una serie di azioni che puntano a debellare questo fenomeno, molto complesso, legato ad attività illecite che non riguardano esclusivamente l’attività di singole persone – prosegue l’assessora – dietro all’abbandono dei rifiuti si cela anche un’attività criminale molto più strutturata. Al riguardo è massima la nostra collaborazione con le forze dell’ordine, che dimostrano un’attenzione sempre maggiore e sempre più capillare al contrasto di questi fenomeni. Abbiamo fornito ai Comuni 30 milioni di euro negli ultimi 4 anni per la rimozione dei rifiuti abbandonati – conclude Maraschio – stiamo investendo in prevenzione e controllo, stiamo riorganizzando il nucleo di vigilanza ambientale e vogliamo puntare a utilizzare strumenti più efficaci delle fototrappole, come i droni, che sono in grado di coprire ad ampio raggio le superfici da sottoporre a controllo. Allo stesso tempo sta aumentando l’attenzione dei cittadini. Sono loro, siamo noi, le prime sentinelle del territorio. È nata una nuova consapevolezza: chi commette questi crimini può essere combattuto e sconfitto. Credo sia proprio questo l’elemento che può fare la differenza. Se c’è attenzione, se c’è sensibilità, riusciremo sicuramente, insieme, ad arginare definitivamente questo problema. La Puglia – conclude Maraschio – deve mostrarsi per le sue bellezze paesaggistiche, per i suoi parchi, per la natura incontaminata, di cui questa terra è impregnata. I pugliesi, invece, devono avere la possibilità di poter vivere pienamente il proprio territorio dal punto di vista naturalistico e ambientale”.

“Il calendario è un incredibile strumento di conoscenza delle peculiarità di un territorio, delle ricchezze e valori che lo caratterizzano – dichiara il presidente Francesco Tarantini – Per questo poniamo grande enfasi nella sua realizzazione, raccontando ogni anno elementi identitari del paesaggio murgiano. L’enogastronomia è il focus del 2023 che abbraccia tradizioni secolari e sapori d’eccellenza. Il 2022 ha conosciuto emozioni e traguardi che hanno aumentato tra i cittadini l’appartenenza al territorio – conclude Tarantini –. Proseguiremo sul percorso intrapreso per la sua piena valorizzazione”.

Durante la conferenza stampa sono state illustrate anche le attività realizzate durante il 2022, destinate alla tutela e conservazione della biodiversità, al miglioramento della fruibilità e alla promozione del patrimonio geologico e di un turismo sostenibile.

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Per il contenimento dei cinghiali – un’emergenza a livello nazionale – si punta a creare una filiera che trasformi il problema in opportunità di sviluppo sostenibile. Il Parco dell’Alta Murgia ha avviato per questo un progetto innovativo in collaborazione con l’Università di Bari, che ha visto realizzare nuovi prototipi di cattura più efficienti e rispettosi dell’animale e l’acquisto di un impianto mobile di macellazione che sarà in funzione dagli inizi della prossima primavera, al termine dell’iter autorizzativo per realizzare i primi centri in Puglia di lavorazione della selvaggina.

Il Reparto Carabinieri Parco realizzato nell’Alta, nei primi undici mesi del 2022, una media di circa 700 controlli al mese (pari a quella del 2021), 200 persone controllate e 100 veicoli. 44 i reati accertati a fronte di 31 nel 2021, cui si sommano 133 illeciti amministrativi per un importo pari a circa 433mila euro, rispetto ai 232 del 2021 pari a circa 303mila euro.

Tra i più importanti settori di intervento spiccano gli illeciti nel comparto edilizio, con 10 immobili abusivi posti sotto sequestro tra i territori di Altamura, Ruvo e Spinazzola e 11 proprietari deferiti.

Sul fronte incendi boschivi, nel 2022 sono diminuiti del 57% rispetto al 2021. Il numero di episodi è nettamente inferiore, con 23 incendi nell’estate 2022 rispetto ai 53 della precedente e tra i più colpiti i territori di Andria e Minervino rispettivamente con 9 e 3 incendi. La superficie boscata percorsa dal fuoco risulta ridotta del 67%, mentre è aumentata del 23% l’area pascolo bruciata. 42 le sanzioni, quest’anno, per la mancata esecuzione di fasce di sicurezza, pari a oltre 40mila euro.

Nell’ambito della tutela della flora sono 60 le sanzioni elevate a fronte di 640 controlli, in particolare per la raccolta non autorizzata di funghi ipogei ed epigei, pari a ammontare di oltre 2mila euro.

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