La nuova rubrica settimanale IlTag.it con i racconti e le testimonianze dirette.
La testimonianza di oggi è l’esperienza di Luigi, al Perinei per un gesto di altruismo.
Ecco il racconto di Luigi, da anni donatore di sangue.
“Sono un uomo di 37 anni. Ho deciso di donare il sangue al compimento dei 18 anni, prendendo esempio da mio padre, donatore per tanti anni. Inoltre, ho fatto questa scelta anche per il fatto di avere un gruppo sanguigno poco diffuso, lo zero negativo, che è universale e può donare a tutti. Quindi come gesto di altruismo e solidarietà. La prima donazione l’ho fatta al Politecnico di Bari mentre frequentavo l’università e da poco maggiorenne. Tornato a Gravina dopo gli studi, ho cominciato con una frequenza di 2-3 donazioni all’anno presso il vecchio ospedale prima e al Perinei poi. Compatibilmente con le limitazioni relative ai post interventi a cui mi sono sottoposto negli anni.
Gli aspetti positivi del donare sono tanti: non ha controindicazioni dal punto di vista fisico. Ci sono dei requisiti per la donazione, ovviamente essere in buona salute per prima cosa.
Con le donazioni, un altro aspetto positivo è il monitoraggio della propria condizione fisica grazie ai frequenti esami del sangue che vengono spediti a casa o ritirati in ospedale.
E poi, aspetto non trascurabile, è che viene assicurato il giorno di assenza da lavoro retribuito, a sottolineare l’importanza di questo gesto che ancora troppe poche persone compiono per paura, pigrizia, disinteresse o altro.
E’ importante garantire scorte sufficienti a soddisfare il fabbisogno del territorio, soprattutto per le urgenze ma anche per chi segue delle terapie particolari.
Al Perinei il centro trasfusionale è aperto tutti i giorni, dal lunedì al sabato, e spesso anche la domenica. Post pandemia bisogna prenotarsi prima e in base alla disponibilità ci sono degli orari da concordare. Il centro trasfusionale del Perinei, dal mio punto di vista, è molto valido e ben organizzato. Con le prenotazioni, i tempi di attesa sono davvero brevi e al massimo in un’ora di tempo si finisce. I medici sono molto scrupolosi e attenti, il tutto si svolge in totale sicurezza e trasparenza. Invito chi può a donare, è il modo più semplice per essere utili agli altri e fare un piccolo gesto che può salvare tante vite”.
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