venerdì, 19 Aprile 2024
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Rifiuti abbandonati, non è solo questione di inciviltà

L’ex consigliere regionale Enzo Colonna avanza proposte

È il tema dell’estate 2022 che sta infiammando la politica altamurana. Tra accuse e giustificazioni, la questione rifiuti sta tenendo banco da diverse settimane, dentro e soprattutto fuori il palazzo di governo. Nei giorni scorsi è stata la sindaca Rosa Melodia a intervenire spiegando i termini della vicenda e assicurando il massimo impegno da parte dell’amministrazione.

Sulla questione è intervenuto anche l’ex consigliere regionale Enzo Colonna secondo cui è riduttivo e non del tutto corrispondente alla realtà puntare il dito contro l’inciviltà dei cittadini.

“È bene tener presente che qui non siamo dinanzi al solito smaltimento illegale di rifiuti che affligge le campagne, qui da noi e un po’ dovunque – scrive in una nota Enzo Colonna –  Qui, ora, da oltre tre settimane, siamo in presenza di altro. Si tratta di accumuli (a tutti gli effetti, minidiscariche) di rifiuti presso le isole di prossimità, quelle deputate a raccogliere i rifiuti delle utenze extraurbane. Accumuli che sono stati determinati da mancate raccolte nelle settimane scorse (nelle zone extraurbane sono previsti 3 passaggi settimanali per l’organico, 3 per l’indifferenziato, 1 per il vetro, 1 per la plastica, 1 per carta e cartone) e da conferimenti irregolari (in buona parte, si tratta di rifiuti depositati in maniera differenziata, nei rispettivi sacchetti, ma fuori dai bidoni perché stracolmi da settimane)”.

In pratica sarebbero le mancanze dell’azienda deputata alla raccolta ad aver favorito il proliferare dei rifiuti per strada e di qui “ è ovvio che la presenza di tali accumuli ha agevolato gli smaltitori illegali seriali, che in quelli hanno trovato facile meta e alibi”.

Colonna pur apprezzando gli sforzi della pubblica amministrazione e l’ulteriore stanziamento di cifre per la pulizia straordinaria delle contrade di campagna avanza una proposta.

“ Dovremmo abbandonare completamente il sistema delle isole o dei bidoni di prossimità e passare a organizzare postazioni mobili, presidiate da una o due unità di personale e collocate lungo gli assi stradali principali esterni all’abitato, dedicate ogni giorno, per mezza giornata, alla raccolta dei rifiuti attraverso il conferimento diretto da parte degli interessati. In altri termini, chi ha rifiuti solidi urbani da smaltire e non fruisce del servizio di raccolta previsto in città (porta a porta), va in questi punti di raccolta, distribuiti nelle varie zone extraurbane, e conferisce i rifiuti differenziati e indifferenziati, alla presenza e con la collaborazione degli operatori. Ritengo – continua l’ex consigliere regionale – che possa essere una soluzione efficace e sicura (rispetto a bidoni fissi incontrollati), probabilmente più economica capace di rispondere non solo alla domanda di un servizio minimo e decente da parte degli utenti nelle zone extraurbane, ma anche di assorbire il fabbisogno non censito, cioè di quanti producono rifiuti in unità non dichiarate ai fini del servizio e della relativa tassa e continuano a smaltire illegalmente rifiuti nelle campagne e anche in zone interne dell’abitato (si veda la condizione di tante aree cittadine non edificate o i cigli di strade periferiche urbane) e per la cui rimozione ogni anno il Comune sopporta costi enormi (dell’ordine di alcune centinaia di migliaia di euro)”.

Per l’ex amministratore è tempo di mettere in campo “soluzioni razionali e non beffe” per evitare di continuare a sperperare soldi pubblici.

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