giovedì, 18 Aprile 2024
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Non c’è pace al Giudice di Pace di Altamura

Dopo lo scontro tra dirigenti interviene l'associazione degli avvocati

Dal 16 febbraio all’ufficio del Giudice di pace di Altamura prenderà servizio un’altra dipendente del Comune di Altamura, una nuova unità che potrà garantire il “numero minimo e provvisorio” dei dipendenti necessari per il funzionamento dell’ufficio giudiziario. Queste le rassicurazioni messe nero su bianco dall’assessore al personale Raffaella Petronelli dopo ore di concitazione provocate da uno scambio epistolare dai toni poco amichevoli  tra dirigenti comunali.

Polemiche per il personale al Giudice di Pace?

Come si ricorderà dopo la chiusura nel mese di dicembre per mancanza di personale, l’amministrazione guidata da Rosa Melodia aveva assicurato tanto al presidente del Tribunale di Bari quanto all’associazione degli avvocati, l’invio immediato di una terza risorsa negli uffici del Giudice di Pace di Altamura.

Alle parole della sindaca è seguita una disposizione di servizio a firma del dirigente al personale, Berardino Galeota, che destinava una dispendente in forza al Comando della polizia municipale, proprio all’ufficio del Giudice di pace  a parire dal prossimo 16 febbraio.

Una decisione a quanto pare non concordata con il dirigente della Municipale, Michele Maiullari che ha riassunto tutto il suo rammarico in una nota ufficiale inviata al Tribunale di Bari e con la quale, non solo stigmatizzava l’atteggiamento del collega che “non è nuovo a queste disposizioni”, ma dichiarava la sua totale contrarietà alla decisone annunciando che la sua dipendente non avrebbe preso servizio presso il Giudice di pace.

L’intervento degli avvocati per salvare l’ufficio del Giudice di Pace di Altamura

La vicenda in quanto destinatari delle missive ufficiali ha allarmato l’associazione avvocati Santoro Passarelli rappresentati dall’avvocato Antonio Santeramo il quale ha chiesto immediatamente un incontro con l’amministrazione comunale al fine di trovare una pronta soluzione.

“La vicenda del Giudice di pace-  spiega l’avvocato Santeramo ai microfoni de Il Tag – non è questione di poco conto perché le tre risorse in forza all’ufficio rappresentano il numero minimo di dipendenti. Non trasferire la  terza dipendente significa esporre nuovamente l’ufficio al rischio chiusura”.

 “Per fortuna – continua Santeramo – abbiamo ottenuto rassicurazioni, già ufficializzate i una nota  a firma dell’assessore al personale con cui si conferma il trasferimento di una terza dipendente e si ufficializza la volontà di provvedere alla individuazione e successiva formazione, di una quarta unità da inviare al Giudice di pace”.

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Tutto bene quel che finisce bene?

“Non le nascondo che sono state ore concitate perché non possiamo permetterci la chiusura di un ufficio così importante. Per fortuna l’amministrazione si è fatta garante di risolvere una vicenda tutta interna al palazzo di città senza mettere a rischio il nostro lavoro. Noi avvocati ci occupiamo di politica forense e non di politica amministrativa”.

A spegnere le polemiche arriva infine una nota dell’assessore Petronelli indirizzata ancora al presidente del Tribunale per ribadire che “è volontà dell’amministrazione garantire il funzionamento del Giudice di pace”.

Petronelli, nella sua ricostruzione temporale delle varie comunicazioni ufficiali, assicura che da parte del governo cittadino e dello  stesso dirigente Galeota c’era solo la volontà di risolvere la vicenda del Giudice di Pace e che non vi era alcuna intenzione di “sminuire il dirigente del V settore” che pure aveva dato una “iniziale disponibilità manifestata informalmente”. Una missiva inviata più per rasserenare gli animi e non indispettire lo stesso Presidente del Tribunale di Bari a cui spetterebbe la decisione di chiudere l’ufficio altamurano.

 Un po’ come dire “scusate per il disturbo ma da oggi ci impegniamo a lavare in casa nostra i panni sporchi”.

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