Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni di Vincenzo Forzati, candidato nella scorsa tornata elettorale con la coalizione “Una bella Storia”, sugli ultimi accadimenti in Consiglio Comunale e nella coalizione di sinistra a Gravina.
“Scrivo queste righe perché sono profondamente preoccupato per la situazione politica gravinese. Che la minoranza fosse in grande difficoltà si sapeva e lo sapevamo sin dal primo giorno. Il problema non è il cambio di casacche o di poltrone, il problema è la nostra opposizione. Mi spiego: io avrei fatto la stessa cosa dei due consiglieri comunali passati in maggioranza. Sento di dovermi complimentare con l’attuale amministrazione e con il sindaco per quanto svolto sin ora, e per la capacità di ascolto a chi bussa alla loro porta.
A parte qualcuno, in opposizione non si espone nessuno. Io stesso ho lasciato il gruppo Una Bella Storia perché non condividevo molte delle azioni promosse che non portano da nessuna parte. Inoltre, a breve lascerò anche Articolo Uno, che ringrazio per l’opportunità e per gli insegnamenti ma da cui prendo le distanze per l’ultimo documento pubblicato.
I temi che porta avanti la sinistra a Gravina (quel che resta), come la pace e i diritti civili, sono tutti validissimi e molto importanti ma troppo generici e abbondantemente discussi. Il cittadino gravinese ha bisogno di risposte concrete ai problemi quotidiani della città.
La sinistra, purtroppo da tempo, ha smesso di fare politica e di preoccuparsi dei reali problemi dei cittadini e della città stessa. Ha perso quella vicinanza al mondo reale e al territorio, quella concretezza essenziale per fare buona politica e per migliorare il paese. Ha perso credibilità.
Ora è tempo di pensare al futuro, resterò in campo per Gravina ma in altro modo. La mia prossima missione, se mi sarà concesso, sarà cercare di ricostruire e ricompattare la sinistra a Gravina, quella sinistra con i suoi valori che tanto mancano. Riportare il suo giusto modo di fare politica e avvicinare i giovani sfiduciati. E insieme lavorare per la nostra città, che tanto merita e da cui tutti prendono e in pochi danno”.