sabato, 27 Aprile 2024
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Storie dal Perinei: il racconto di Marilisa

In questa puntata la dolorosa testimonianza di un aborto spontaneo

La nuova rubrica settimanale IlTag.it con i racconti e le testimonianze dirette.

La testimonianza di oggi è quella di donna che ha avuto un aborto spontaneo.

Ecco il doloroso racconto di Marilisa.

“Voglio raccontare la mia storia, anche se dolorosa ma mi piacerebbe sia d’aiuto a chi ha vissuto o sta vivendo la mia stessa esperienza.

Ho scoperto di essere incinta in modo inaspettato a quasi 42 anni. Io e mio marito, già genitori di una bambina, non cercavamo un altro figlio. Dopo lo shock iniziale e la paura dovuta ai rischi per la mia età, ho sentito il cuore di un piccolo fagiolo battere e lì sentivo quel bambino già parte di me. Dopo l’ecografia ho iniziato a crederci ma ho aspettato a comunicarlo a mia figlia di 7 anni.

Alla 12esima settimana, una mattina mi sono alzata con perdite di sangue e anche dolori simili al ciclo mestruale Non ero assolutamente tranquilla e ho deciso di avvisare la mia ginecologa e di andare in ospedale, al Perinei.

Vengo presto assistita in Pronto Soccorso e mandata nel reparto di Ginecologia. Ho trovato un personale sanitario gentile e pronto a rassicurarmi. Purtroppo, però, ho avuto la conferma che non c’era più battito. Il cuore del mio piccoletto si era fermato, probabilmente già da qualche giorno.

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Questa cosa mi ha scioccata e mi sono colpevolizzata a lungo per essere stata così stupida a non essermene accorta prima. Avrei dovuto fare maggior attenzione ad alcuni sintomi, ad esempio l’assenza di nausea o la pancia che non cresceva.

Ho preferito non vederlo quel piccolo embrione, sarebbe stato ancora più triste per me. So che era un maschietto.

Nei giorni seguenti, e ancora con la morte nel cuore, ero in ansia perché volevo evitare il raschiamento. Per fortuna così è stato, la natura ha fatto il suo corso. La verità è che la maternità è come il lutto, non ho mai imparato a condividerla. Anche se ho, per fortuna, un’altra bellissima bambina, è un esperienza che mi ha toccata e che non dimenticherò. Per fortuna, ho trovato in ospedale gente di cuore che non mi ha maltratta ma anzi mi ha coccolata e non giudicata, in uno dei momenti più brutti nella mia vita.

Penso che, per chi ha vissuto un’esperienza come la mia, ci vorrebbe maggiore sostegno psicologico. Questo manca nella nostra sanità ed è un peccato perchè vi assicuro che è un’esperienza scioccante per una donna, a tutte le età”.

APPUNTAMENTO ALLA PROSSIMA PUNTATA PER UN ALTRO RACCONTO!

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SE ANCHE TU HAI UNA STORIA DA RACCONTARE* e vuoi condividerla, SCRIVICI A redazione@iltag.it

*le testimonianze resteranno anonime

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